L'altro
ponte che collega l'isola
Tiberina con Trastevere, deve la sua costruzione al Lucio
Cestio, fratello di quel Caio Cestio che, a ridosso della porta
di S. Paolo all'Ostiense, eresse la propria tomba
nell'originale forma di piramide. Nell'anno in cui Cesare
partì per la campagna di Spagna, 46 a.C., Lucio Cestio fu da lui
investito della carica di amministratore della città. Nel 152 d.C. il
ponte fu sottoposto da Antonino
Pio ad un primo restauro. Seguì poi nel 370 d.C., la
completa ricostruzione del ponte che Simmaco, prefetto di Roma, fece
eseguire con materiale prelevato dal Teatro
di Marcello. Ma è soprattutto a Graziano
che si deve la ricostruzione del ponte, secondo quando riporta la parte
finale dell'iscrizione incisa su entrambi i parapetti: "pontem
felicis nominis Gratiani". Quindi non più "ponte Cestio"
ma "ponte Graziano". Successivamente nel 1193 ebbe luogo un
altro restauro dovuto, in base all'epigrafe incisa sul parapetto di
sinistra, ad un certo "Benedetto sommo senatore dell'alma
Urbe". Si tratterebbe di benedetto Carushomo (ovvero Carissimi)
che, alla testa di un moto rivoluzionario contro papa Celestino
III, aveva conquistato il Campidoglio reggendolo per due anni
(1191-1193), appunto con il magnifico titolo di "Summus Senator".
Durante questa breve stagione capitolina (anche lui sarebbe stato
rovesciato con la violenza) trovò il tempo per restaurare il ponte
Graziano "quasi distrutto". In seguito anche Eugenio
IV e Innocenzo
XI ebbero modo di occuparsi del ponte e della sua
pavimentazione. E' molto probabile che nel tardo quattrocento dalla
piazzetta dove si affaccia la chiesa di S.
Bartolomeo, il ponte sia stato indicato anche col nome di
questo santo. C'è infine chi asserisce che nel settecento e
nell'ottocento il titolo sia diventato "ponte ferrato",
a causa delle numerose mole ancorate al ponte tramite grosse
catene. Nel
periodo 1888-1892 per la costruzione dei muraglioni gli ingegneri del
tempo ritennero opportuno demolire i due archetti laterali, regolanti la
corrente del Tevere in curva, sostituendoli con due archi più grandi.
Nel 1888 insomma prese il via la realizzazione dell'odierno ponte che
venne inaugurato il 20 settembre 1892 con l'antica denominazione di
ponte Cestio. |