MARCO AURELIO
Di nobile famiglia, ebbe un'educazione completa e raffinata, fu preparato alla
successione con Adriano
che raccomandò ad Antonino
Pio di adottarlo insieme a Lucio Elio (il futuro Lucio
Vero). Così quando morì Adriano,
Antonino Pio lo
associò all'impero, poi dopo la morte di quest'ultimo fu nominato dal senato e
subito chiamò alla co-reggenza il fratello adottivo Lucio
Vero.
Si ebbero così per la prima volta due augusti con eguali dignità e posizione.
Intanto cominciarono le spinte dei barbari sulle frontiere settentrionali,
scoppiarono rivolte in Gallia e Spagna mentre in Oriente il nuovo sovrano
partico invase l'Armenia. In Oriente l'azione fu condotta da Lucio
Vero ma la vera abilità fu del generale Avidio Cassio che dal 161 al 166
ripristinò la situazione umiliando l'espansionismo nazionalista partico con la
conquista Ctesifonte (Bagdad) e una spedizione in Media. Ma la vittoria
orientale venne funestata dalla tremenda pestilenza portata dall'esercito al
ritorno, pestilenza che infuriò diversi anni decimando intere popolazioni.
Intanto era precipitata la situazione alle frontiere settentrionali, nel 167
Quadi, Marcomanni, Jazigi, Alani e Sarmati varcarono il Danubio penetrando in
Italia e solo l'intervento di M.A. e Lucio Vero
allontanò la minaccia.
Terminate nel 169 le operazioni, i due imperatori tornarono verso Roma anche per
riparare alla peste che di fatto aveva reso inutilizzabile gran parte
dell'esercito, ma Lucio Vero nel viaggio trovò la
morte tra Concordia e Altino (Venezia). M.A. allora rimasto unico imperatore,
divise il potere con il senato affidandogli anche importanti aspetti
nell'amministrazione della giustizia.
Nel 170 i barbari attaccarono nuovamente arrivando fino ad Aquileia, M.A. dedicò
allora ogni sforzo alla questione del limes settentrionale rimanendo
costantemente impegnato in campagne militari. Nel 171-172 sconfisse i Germani,
poi i Sarmati dal 173 al 175. Nel 176 prese come collega destinato alla
successione il figlio Commodo, una decisione forse
dovuta alla necessità di prevenire tentativi di rivolta come quello fallito nel
175 di Avidio Cassio governatore di Siria. Dopo un soggiorno in Oriente dove
stipulò trattati con i Parti e ristabilì l'ordine, nel 178 ritornò sulla
frontiera settentrionale dove combattè fino alla morte per malattia che lo
colse a Vindobona (Vienna) il 17 marzo 180.
A Roma fu innalzata in suo onore la Colonna di Marc'Aurelio, che è fasciata in tutta la sua altezza da una serie di sculture rappresentanti le sue imprese militari.