ROMA SPQR

Indietro Home Collabora Indice La tua attività Link Libro degli Ospiti

Fontana delle Tartarughe

La fontana

 

Dove si trova

P.zza Mattei

Zona
rione S. Angelo
Autore
G. Della Porta (1581)
Committente
Famiglia M. Mattei
Acqua

Vergine

La bella piazzetta Mattei ospita come in uno scrigno, lo stupendo e prezioso gioiello che è la fontana delle Tartarughe. La sua indimenticabile immagine si offre improvvisamente allo sguardo, accedendo da una delle altrettanto preziose stradine che vi confluiscono, delimitate dai bei palazzi del '500 e del '600. E' senz'altro una delle più graziose fontane di Roma in stile fiorentino. Fu costruita su progetto di Giacomo Della Porta nel 1581/84. le sculture in bronzo sono del toscano Taddeo Landini e danno quel tocco di stile fiorentino alla fontana. Sono quattro efebi ben modellati che spingono verso la vasca più in alto delle tartarughe per farle bere all'acqua fresca che viene raccolta dal sommerso zampillo. Sembra che i quattro efebi in un primo tempo dovessero spingere verso il catino superiore quattro delfini come quelli che stanno sotto di loro, ,ma pare che questi non piacquero e furono invece messi nella prima versione della fontana della Terrina a Campo de' Fiori. Qui, nella fontana di piazza Mattei, vennero collocate solo più tardi le tartarughe. C'è una curiosa leggenda che si racconta sulla costruzione della fontana, che in effetti ci appare molto fantasiosa, ma che dà un tocco romantico all'atmosfera che sa creare la fontana e tutta la piazzetta che la raccoglie rallegrandosi della sua presenza. Si narra che il duca Mattei volesse vendicarsi di un signore della zona che non voleva cedergli in moglie la propria figlia, dicendo ai "quattro venti" che non sarebbe mai diventato suocero di un uomo seppur nobile ma squattrinato. Il Mattei infastidito alquanto dalle voci messe in giro dal mancato suocero, organizzò una bella festa nel suo palazzo in piazza Mattei ed invitò anche questo ricco signorotto. Dopo una piacevole serata ed una notte di bagordi, spettacoli e balli, il mattino seguente alle prime luci dell'alba, il Mattei portò il suo ospite ad una finestra che dava sulla piazza e gli fece vedere la fontana che la sera prima non c'era. Volle dimostrare al signorotto cosa avrebbe perso non accettando di diventare suocero di un Mattei, che non aveva soldi abbastanza per sua figlia ma che era capace di costruire una tale meraviglia in una notte. Subito dopo, fece murare la finestra perchè da questa nessuno potesse più vedere la fontana. In realtà il Mattei doveva veramente essere un uomo potente: infatti questa fontana era destinata all'antica piazza Giudea, ma il nobiluomo riuscì con diplomazia a fare in modo che la fontana del Landini fosse posta nella piazza davanti al suo palazzo. Se poi questo avvenne nel giro di una notte, non si sa. Anche se, obiettivamente, la cosa resta molto improbabile.