Anticamente
lo spazio dove sorge questa fontana, aveva il nome di piazza di Siena,
perchè vi si trovava il palazzo della grande famiglia senese
Piccolomini; ma l'antica piazza è rimasta sotto il tracciato di Corso
Vittorio Emanuele. In seguito quest'area prese il nome della chiesa di
S. Andrea che imponente ne delimita un lato. Nel 1938 vennero fatti dei
lavori per la creazione di Corso Rinascimento che, cambiando tutta la
topografia di questa zona, avrebbe dovuto proseguire lungo il lato
destro della chiesa di S.
Andrea della Valle.
Il
nome "della Valle", deriva dal fatto che anticamente questa
era il centro dell'area che fu nota come "valle Caprea", vero
e proprio avvallamento dove acque sotterranee avevano dato formazione ad
uno stagno. Nei paraggi furono ritrovati i resti di una vasca di 60
metri per lato, che raccoglieva con un apposita conduttura, l'acqua
Vergine. Per tornare alla fontana ancora oggi esistente, va detto che
venne messa qui solo nel 1959, dopo essere stata tolta dall'antica
piazza Scossacavalli (oggi scomparsa) del rione
Borgo. Paolo
V Borghese ne affidò la costruzione, nel 1614, al Maderno, e
anche in questa, come in tutte le altre fontane commissionate da questo
pontefice, troviamo l'aquila e il drago, simboli araldici del suo
stemma.
E'
una bella vasca quadrata su cui si innestano, rompendone lo schematismo,
un arco di cerchio per ciascun lato; elegantemente modanata e dal largo
bordo, viene alimentata dal getto di quattro zampilli posti nel centro
di ciascun arco a filo d'acqua. L'effetto è gradevole. Un piedistallo
centrale quadrangolare, sulle cui facce si alterno gli stemmi borghese,
sorregge un elegante catino circolare dallo spessore piuttosto sottile,
copia dell'originale andato perduto dopo lo smontaggio avvenuto nel
1933. |