ROMA SPQR

Indietro Home Collabora Indice La tua attività Link Libro degli Ospiti
Rione III  Colonna

 

 

torna all'INDICE DEI RIONI

Mappa del Rione

 

Dove mangiare

Dove Dormire

 

Ripassando i nomi delle strade e delle piazze del III rione, che ha come simbolo araldico la colonna di Marco Aurelio (comunemente detta Colonna Antonina), si ha veramente la sensazione di toccare il cuore della città: piazza san Silvestro, piazza della Rotonda, via di Campo Marzio, piazza del Parlamento, via degli Artisti. Il rione coincide con l'antica "regio quinta" e racchiude entro i suoi confini monumenti come il Pantheon, il tempio di Nettuno (dove ora è la Borsa), l'Ara Pacis Augustae. Quest'ultima è un quadrilatero con una facciata di quattordici metri e una profondità di nove, adorno di fregi e coronato da un grande bassorilievo. Fu riportato alla luce alla fine dell'Ottocento, grazie all'impiego di tecniche avanzate per l'epoca: si riuscì ad aspirare tutta l'acqua e il fango in cui l'Ara era rimasta impantanata ad oltre dieci metri di profondità. In antico, il territorio del rione Colonna ospitava anche un edificio singolare, non per la forma ma per la funzione cui era adibito. Sorgeva dove ora è la chiesa di San Silvestro e si chiamava "Senaculum": una sorta di grande salotto dove Semiamira, madre dell'imperatore Eliogabalo, si riuniva insieme alle matrone della Roma chic per dettare leggi sulla moda, sulle acconciature e sul 'bon ton' femminile: tipo e numero dei baci che si addicevano ad una donna ben nata, i giorni della settimana in cui era decente e 'charmant' andare in lettiga. Le opinioni emerse venivano poi ratificate in vere e proprie norme, dette "Senatoconsulti Semiamiriani". Pochi passi, e siamo a piazza Colonna, centro del rione: il luogo è celebre per i concerti che la banda municipale vi teneva nell'Ottocento. In quelle occasioni, la piazza si affollava di romani di ogni ceto sociale; e le buone madri di famiglia vi portavano, per farle notare, le figliole in cerca di marito; così che la piazza fu impietosamente ribattezzata "Campo Vaccino". Al limite estremo del rione c'è il Pantheon, che i romani chiamano familiarmente la "Ritonna". E' il più importante tra i templi della romanità. La sua cupola, un miracolo di statica, ha ispirato in modo determinante gli architetti del Rinascimento. All'interno, oltre ai Savoia, è sepolto Raffaello; per vanità, molti artisti tra il Settecento e l'Ottocento fecero collocare 'post mortem' il loro busto in marmo accanto alla tomba dell'Urbinate. Ne nacque uno scandalo che riempì le cronache dell'epoca, tanto che, alla fine nel 1834, Leone XII tagliò corto e fece trasportare tutta la collezione di busti in una sala del Palazzo Senatorio in Campidoglio: nacque così la Protomoteca, una delle sale più importanti del palazzo comunale di Roma, sede privilegiata di convegni e incontri pubblici.