Tor San Michele
Tor S. Michele, il maschio dell’idroscalo, faceva parte del sistema difensivo litoraneo realizzato da Pio IV e Pio V per garantire la sicurezza della navigazione. La Torre progettata da Michelangelo, venne terminata durante il pontificato di Pio V sotto la direzione di Giovanni Lippi che sostitui' Michelangelo dopo la sua morte. Il torrione a pianta diagonale, circondato da un fossato, ha un’altezza di 18 metri. La costruzione interamente casamattata e' articolata su tre piani ciascuno con otto vani coperti con volta a crociera; nei sotterranei si custodivano materiali d’artiglieria; al piano terra si trovava il corpo di guardia e gli alloggiamenti per gli uomini; al primo piano si trovava l’alloggio dei comandanti. Completa la struttura la terrazza, circondata da un massiccio cornicione sporgente sostenuto da beccatelli in muratura, che ospita la piazza d’armi. Sul cornicione otto garitte o "bertesche" proteggevano le vedette. La particolarità della torre si nota proprio nella terrazza che ha il pavimento obliquo per facilitare lo scorrimento dei proiettili incendiari e una apertura circolare del diametro di otto metri. Nel 1930 la torre fu restaurata e in questa occasione si aprirono sui muri esterni delle finestre. Utilizzata come faro, occupata durante la seconda guerra mondiale dai tedeschi e poi dagli americani. Nel 1892 entrò a far parte degli immobili artistici su incarico della Soprintendenza Archeologica di Ostia Antica. Dal 1994 e' passata in consegna alla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Roma. Tor S. Michele inserita nel foglio 1082 del Nuovo Catasto Edilizio Urbano e' un immobile demaniale di interesse importante ai sensi della legge 1089/39, sulla tutela delle cose d’interesse storico-artistico. La torre è adiacente al porto Turistico. |