La
chiesa, meglio conosciuta come
Oratorio del Gonfalone , è una chiesa nel rione
Ponte, situata in via del Gonfalone, nei pressi di via Giulia. Sorto verso il 1547 e completato nel 1580, a
cura di Domenico Castelli.Dal 1960 l’Oratorio è sede del Coro Polifonico Romano, che vi tiene
periodicamente dei concerti.
La
chiesa venne costruita verso la metà del XVI secolo sulle rovine della
chiesa di S. Lucia vecchia, come oratorio dell’Arciconfraternità del
Gonfalone, che aveva la sua sede nel palazzo adiacente. Il termine
gonfalone significa bandiera/stendardo, e fa riferimento al fatto che nel
XIV secolo, nelle sue processioni, la Confraternita usava alzare la
bandiera del Papa (in quel momento ad Avignone) per ribadire la sua
sovranità su Roma. L’oratorio fu poi ristrutturato nel Seicento da
Domenico Castelli, a cui si deve anche la facciata.
L’oratorio
è prezioso per i dipinti che l'adornano e che ritraggono Storie della
Passione di Cristo, serie di 12 affreschi opera dei principali esponenti
del Manierismo romano. Infatti sono di Livio Agresti gli affreschi che
rappresentano l’impero di Cristo in Gerusalemme, l’ultima Cena e il
Viaggio al Calvario; di Cesare Nebbia l'Orazione nell'orto, la Coronazione
di spine e l’Ecce homo; di Raffaellino da Reggio la Cattura di Gesù, di
Federico Zuccari la Flagellazione; di Daniele da Volterra la Crocifissione
e la Deposizione della Croce; di Marco da Siena la Risurrezione, di Matteo
da Lecce il David. Nel soffitto ligneo vi è un’opera intagliata di
Ambrogio Bonazzini raffigurante la Vergine e i santi Pietro e Paolo.
Nei
sotterranei dell’oratorio sono visibili i resti della precedente chiesa
di S. Lucia vecchia, che l’Arciconfraternita utilizzava come cimitero.
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