ANCO MARZIO
Nel 639 a.C. Anco MarZio è eletto nuovo re di Roma. E' un discendente (nipote) di Numa Pompilio, un legame familiare che lo favorisce nel momento storico in cui Roma è alla ricerca di sacralità. La parentesi bellica di Tullo Ostilio aveva in gran parte cancellato ogni relazione tra potere e religione. Nonostante la sua indole mite ed il rispetto del culto, Anco Marzio affronta la guerra agli stessi Latini riprendendo la politica espansionistica verso sud iniziata da Tullo Ostilio. La vittoria finale di Roma segna l'ennesima deportazione delle popolazioni vinte. Molte comunità latine sono deportate a Roma e stanziate nella Valle Murcia e sull'Aventino. Dopo ogni guerra Roma accresce in tal modo sia il suo territorio sia l'entità demografica del suo popolo.
Durante il suo regno sono realizzate numerose opere architettoniche:
fondazione della prima colonia romana ad Ostia e costruzione della via di collegamento, la via Ostiense.
costruzione dello scalo portuale sul Tevere, il porto Tiberino
costruzione del primo ponte romano sul Tevere, il ponte Sublicio (in legno).
Il ponte Sublicio sostituisce l'antico guado nei pressi dell'isola Tiberina. Il guado naturale ha rappresentato uno dei fattori principali della crescita di Roma. Anco Marcio ne è cosciente e desidera pertanto rafforzarlo mediante la costruzione del ponte.
La zona nei pressi del ponte Sublicio si trasforma in una grande zona commerciale, il foro Boario. Da un lato vi convergono le vie del sale dal mare (via campania) e le vie della transumanza del bestiame da nord (via salaria), dall'altro il luogo rappresenta un nodo fondamentale per gli scambi tra le città etrusche del nord e quelle latine del sud.
L'importanza del Foro Boario e dello Scalo Tiberino nei pressi del ponte Sublicio rende necessaria la fortificazione del colle Gianicolo a difesa dell'area. Se inizialmente solo il Palatino ed il Campidoglio godevano di terrapieni e fortificazioni, adesso il territorio di Roma si allarga oltre lo stesso Tevere e merita quindi un'adeguata difesa.
La via del sale resta una delle principali fonti economiche di Roma. Anco Marzio decide di affiancare l'antica via Campania verso sud (sponda destra del Tevere) con la nuova via Ostiense (sponda sinistra del Tevere). In questo modo Roma rafforza l'approvvigionamento di sale.
Alla morte di Anco Marzio nel 616 a.C. gli succede al trono il primo re etrusco di Roma, Tarquinio Prisco.
Con Anco Marzio termina il periodo della monarchia sabina di Roma. La grande espansione etrusca di quel periodo cela probabilmente una conquista di Roma da parte degli Etruschi. Su questo punto gli storici non hanno ancora trovato una chiara interpretazione dei fatti storici.