Entriamo
dall’ingresso di Porta San Pancrazio, poco oltre si trova l’Arco di Quattro
Venti (1) dove è situato il punto informativo della villa. Giunti sul Piazzale
dei Ragazzi del 1948 si ammira la Palazzina Corsini,(2) oggi divenuta una
biblioteca e uno spazio espositivo. Da questo punto della villa si ha una
meravigliosa vista sulla Valle dei Daini (3). Lasciato il piazzale e percorrendo
Viale del Maglio si giunge al Casino del Bel Respiro (4).Il Casino del Bel
Respiro è uno degli edifici più belli che si trovano a Villa Panphilj. Voluto
da Giovanni Battista Pamphili, dopo essere salito al soglio pontificio col nome
di Innocenzo X, è chiamato anche anche Palazzina dell'Algardi, per ricordarne
l'ideatore (lo scultore Algardi), delle Molte Statue o Delle Allegrezze, per le
caratteristiche più appariscenti e tutto ciò che vi si svolgeva. Non solo al
suo interno vi erano preziose collezioni artistiche, ma era anche sede di
manifestazioni ludiche, feste, riunioni. Scendendo la scalinata che fiancheggia
il giardino segreto del Casino del Bel Respiro si arriva al Giardino del
Teatro(5), una costruzione semicircolare, dove si svolgevano manifestazioni
teatrali. Dopo aver lasciato i Giardini del Teatro si trova sulla sinistra la
Cappella Doria Pamphilj(6) ultimo degli edifici costruiti nella villa tra il
1896 al 1902. Superata una bella pineta si arriva alla Fontana del Giglio (7),
da qui iniziano dei giochi d’acqua che confluiscono poi nel Laghetto del
Belvedere (8). Tornando indietro verso via Aurelia Antica si raggiunge la Villa
Vecchia (9),questa è la costruzione più antica della villa, venne realizzata
utilizzando i resti dell’Acquedotto Traiano-Paolo che in questo tratto
costeggia Via Aurelia Antica. Oggi la Villa Vecchia o Casino di Famiglia è sede
di un museo dedicato a Villa Pamphili. La parte Ovest della Villa ha l’aspetto
della campagna romana ed è un ottimo posto dove far giocare bambini o fare
lunghe passeggiate nel verde. Per passare da una parte all’altra della villa
esiste un ponte pedonale su via Leone XIII.
le
tappe della passeggiata
1 - Arco dei quattro venti l'Arco dei Quattro Venti a
Porta S. Pancrazio, è opera del Busiri Vici
2 - Palazzina Corsini La palazzina, che fa parte della
secentesca Villa Corsini, risale ad un periodo compreso tra il primo e il
secondo decennio del settecento. Nel 1849 subisce danni per le cruente battaglie
del Gianicolo. L'architetto Busiri Vici viene allora incaricato dal principe
Filippo Andrea V Doria Pamphili di rinnovare lo stabile.
3 - La Valle dei Daini Dopo una prima bonifica, è
iniziato il recupero di una superficie di 60.000 mq, soggetta ai continui
cambiamenti da "giardino toscano", seicentesco, la Valle dei Daini
diviene grazie a Busiri Vici un giardino paesaggistico abitato dai daini in
libertà, fino a diventare una selva impraticabile dopo mezzo secolo di
abbandono. Nel 2000 sono stati fatti molti lavori di bonifica e risistemazione
della Valle
4 - Il Casino del Bel Respiro Ideato dallo scultore
Algardi, per esprimere la magnificenza della famiglia Pamphilj, il palazzo, gli
arredi e i giardini s'ispirarono a strutture antiche, in particolare a quelle di
Villa Adriana a Tivoli, dove l'Algardi andava a studiare e disegnare. La
palazzina, sul lato principale, si sviluppa su due piani e, sul lato
prospiciente il giardino segreto, su tre piani, per superare il dislivello del
terreno. Sulle facciate risaltano fregi, rilievi e sarcofagi (recuperati negli
scavi o nelle vicinanze), intervallati da stucchi. L'interno ha numerose stanze
e saloni abbelliti da stucchi dipinti, restaurati di recente. Una serie di
statue adornavano il viale d'accesso al Casino e il giardino segreto; questo,
abbellito da siepi tagliate in modo tale da formare disegni vari, compreso il
giglio, stemma di famiglia, doveva contenere lungo i lati più corti due
peschiere, ma ne fu realizzata solo una. Al centro c'era una fontana.
5 - Il giardino del Teatro lI giardino del Teatro fu
costruito tra il 1664 ed il 1652 e costituisce la parte più importante di Villa
Pamphilj. Nel 1950 l'architetto della famiglia Pamphili, Andrea Busiri Vici, si
ispirò ai giardini di stile inglese.
6 - Cappella Doria Pamphilj L'ultima costruzione
realizzata all'interno di Villa Pamphili fu la Cappella di Famiglia, cui pose
mano l'architetto Odoardo Collamarini dal 1896 al 1902. Si trova alla fine del
Viale del Maglio, proprio nel luogo in cui c'era una fontana, la Fontana dei
Delfini, andata distrutta negli scontri risorgimentali del 1849 tra garibaldini
e francesi. L'edificio in laterizio, protetto da una rete, è di stile
neogotico-romanico. Sul pilone in alto a destra si osserva lo stemma araldico di
famiglia, ossia la colomba pamphiliana e il giglio della casata Aldobrandini;
(Camillo Pamphili sposò Olimpia Aldobrandini, principessa di Rossano).
All'estremità opposta, ossia sul pilone di sinistra, si trova lo stemma dei
Doria: una grande aquila con le ali spiegate.
7 - Fontana del Giglio Si tratta di una fontana
realizzata in pietra dall'Algardi nel XVII secolo per essere collocata nella
Villa Vecchia, alle spalle di un'alta siepe, sullo sfondo del viale principale
del frutteto. E’ chiamata così perché ha la forma di un giglio schematico,
approssimativo, fantastico che ricorda lo stemma della nobile famiglia. La
fontana fu rimossa nel secolo XVIII, quando i Pamphili decisero di creare il
grande canale artificiale per portare l'acqua al laghetto, e fu sistemata alla
sommità del gioco d'acqua che attraversava in senso Nord-Sud la Villa, per
valorizzarne i punti prospettici. Dalla Fontana del Giglio l'acqua giungeva al
laghetto dopo aver compiuto tre salti. Di queste tre cascate, la prima era
chiamata "dei Cristalli", perché prima l'acqua formava davanti a
questa costruzione una specie di parete che, quando batteva il sole, creava
straordinari giochi di luce; l'altra cascata, quella al centro, con vasi ai
lati, detta "del Sottopassaggio", permetteva di passarvi al di sotto
senza bagnarsi; la terza, indicata come "Cascata dello Zampillone",
aveva al centro una specie di roccia da cui l'acqua, uscendo, raggiungeva
un'altezza pari a quella raggiunta dallo zampillo della Fontana del Giglio
8 - Il Lago del Belvedere Il lago è di origine naturale,
nel corso degli anni ha subito molte modificazioni e amplificazioni senza che si
provvedesse ad un aumento dell'apporto idrico. Il recente intervento di
riqualificazione del lago ha provveduto al miglioramento dell’afflusso e del
deflusso dell’acqua, alla risistemazione dei sentieri storici e alla
realizzazione di tre belvedere.
9 - I giardini delle Serre e la Villa vecchia Il giardino
delle Serre, era caratterizzato dalla presenza di agrumi, alla fine dell'800
l'area verde appariva come una serie di percorsi con ampie curve che racchiudono
gruppi arborei, aiuole fiorite a disegno, molte palme e era di aspetto esotico.
Il progetto di restauro prevede quindi il recupero dei percorsi ottocenteschi ed
il completamento dei filari di palme e di alberi da frutto presenti. Viene
ripristinata anche l'antica recinzione in ferro e in legno.
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