Antiquarium Forense

La splendida ed unica cornice nella quale è inserita questa raccolta archeologica, quella del Foro Romano, l'area pianeggiante tra Palatino e Campidoglio rimasta per secoli sepolta sotto cumuli di terriccio e macerie e riportata alla luce dagli scavi avviati alla fine dell'Ottocento, non può che affascinare anche i non addetti ai lavori. Passeggiando nel cuore antico della città, camminando su pietre dalla storia millenaria, circondati da resti e colonne che si tagliano verso il cielo, persino chi non è appassionato di ruderi si ritroverà emotivamente coinvolto.

La raccolta museale, situata in quattro sale al piano terra del convento di Santa Maria Nova (S. Francesca Romana) attiguo alla chiesa, è stata costituita da Giacomo Boni all'inizio del novecento. Attualmente raccoglie documenti relative alle esplorazioni stratigrafiche del Foro e materiali provenienti dagli scavi, frammenti architettonici e di sculture, epigrafi, scheletri, suppellettili e corredi funerari del sepolcreto arcaico, la necropoli delle prime popolazioni che abitarono il Palatino, risalente al IX secolo a. C. Vi sono conservati anche i rilievi della Basilica Aemilia, con la raffigurazione di episodi delle origini di Roma e del mito di Enea. In un futuro, non si sa quanto prossimo, si prevede il trasferimento degli uffici della Soprintendenza Archeologica di Roma, che si trovano al primo piano del convento e l'allargamento dello spazio espositivo