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Basilica Aemilia
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M Colosseo |
All'interno del Foro Romano; via dei Fori Imperiali |
BUS 53 80 75 87 117 175 186 271 251 810 |
L'edificio fu costruito per la prima volta nel 179 a.C. a cura dei censori M. Emilio Lepido e M. Fulvio Nobiliore sul sito di una struttura analoga precedente di cui sono stati riconosciuti i resti in un limitato saggio. La basilica si legò subito al nome della famiglia Emilia che attraverso i suoi rappresentanti si prese cura della manutenzione e dei successivi restauri. L'ultimo grande restauro fu conseguenza del grande incendio provocato dalla presenza delle truppe gotiche di Alarico, nel 410 d.C. L'ingresso alla Basilica era direttamente dal Foro attraverso tre diversi accessi. Lo spazio interno era tripartito, come nello schema solito di questi edifici, con due navate più strette e più basse e con quella centrale sicuramente più alta delle altre in modo da creare una sorta di piano rialzato. Della decorazione esterna e interna abbiamo solo qualche frammento rinvenuto negli scavi dell'area. Su una moneta emessa attorno al 61 a.C. a nome del magistrato M. Emilio Lepido si scorge la facciata di questa basilica con due ordini sovrapposti di sedici arcate su pilastri con semicolonne, a creare un portico. L'edificio a due piani deve essere quello risultante dagli ultimi restauri curati dal console omonimo in carica nel 78 a.C., con appesi sulla facciata gli scudi rotondi probabilmente di metallo dorato. Questa facciata verso il Foro doveva essere occupata da una serie di botteghe, come appare anche nella ricostruzione dei moderni restauri, destinate a varie attività commerciali ma anche, come ci informa Livio, ad attività di banchieri e cambiavalute. |