Sepolcro di Priscilla

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Subito prima del bivio con la via Ardeatina, sulla destra della via Appia, si trova un’antica osteria che nasconde un grande mausoleo: il Sepolcro di Priscilla. Quest’ultima era la moglie di Abascanto, un liberto dell’imperatore Domiziano vissuto nel I secolo d.C., che la volle ricordare proprio con la costruzione del sepolcro, dopo la sua prematura scomparsa. L’esterno si presenta come un grande dado sormontato da un corpo cilindrico, in origine ricoperto da blocchi di travertino, e da una torre mozza fatta costruire dalla famiglia Caetani nel XIII secolo. All’interno, invece, si trova la camera funeraria con il soffitto a cupola che ospita quattro nicchie per i sarcofagi. Al di sopra di questa stanza c’è un’altra camera con dieci nicchie che ospitavano altrettante statue raffiguranti la defunta come una divinità o un’eroina della mitologia. Ciò è testimoniato da un’accurata descrizione del coevo poeta Stazio la cui moglie era amica di Priscilla.