La
piccola scrofa di cui si fa cenno in documenti del 1445 è probabilmente
frammento di un grande bassorilievo in marmo bianco raffigurante una
processione- Perduta o distrutta la rimanente parte della composizione,
la figura della scrofa, oggi ridotta in pessime condizioni, venne
applicata sul muro del convento degli Agostiniani (in seguito e per
lungo tempo sede del ministero della Marina), ed ebbe tale notorietà da
imporre il nome alla strada. La scrofa fu poi trasformata in fontanella
per volontà di papa Gregorio XIII Boncompagni. Ciò avvenne intorno al
1580. E fu facile: bastò aggiungere (oltre alla tubazione ovviamente)
una piccola cannella nella bocca dell'animale e "una tazza di marmo
sollevata dal piano di circa mezzo uomo", come afferma il Cassio
nel suo Corso delle acque. Nel 1873, il notevole aumento del
traffico nella via rese necessario lo spostamento della vaschetta che
sporgeva troppo nello stretto marciapiede. Essa venne quindi rimossa e
murata nello stesso edificio, all'angolo con via
dei Portoghesi, mentre la scrofa rimase là dov'è tuttora,
ma... con la bocca asciutta, a giustificare, con la sua presenza,
l'origine del nome della strada. Una lapide posta recentemente sotto la
figura della scrofa ricorda il trasferimento della fontana. |