Addossata
al muraglione della strada, all'angolo con via di Porta S. Pancrazio e la
salita del Bosco Parraiso, si trova una malridotta fontanina sormontata da
una epigrafe con stemma Barberini che ricorda i lavori di consolidamento
eseguiti nel 1629 in S.
Pietro in Montorio durante il pontificato di Urbano
VIII.
E'
probabile che la fontana risalga alla stessa epoca indicata dalla lapide
ed č anche possibile che l'attuale collocazione non sia quella originaria
in quanto la parete su cui poggia presenta tracce di una precedente porta.
Comunque stiano le cose essa appartiene certamente alla metā del XVII
secolo, ed č formata da una protome leonina murata entro una nicchia con
cornice in mattoni avente ai lati due cannelle a forma di piccole stelle
che versano l'acqua in una semplice vasca di marmo con incisa la data del
1936, anno del restauro eseguito dal comune (SPQR - MCMXXXVI E.F. -
XV).
Il
pavimento attorno alla vasca č realizzato con antichi frammenti marmorei.
Considerate le condizioni in cui č ridotta la fontana, ovviamente priva
di alimentazione idrica, sarebbe necessario un provvidenziale intervento
conservativo, anche per soddisfare le esigenze dei trasteverini i quali,
esasperati, vi hanno recentemente posto sul bordo un cartello con un
disegno naif raffigurante una donna che beve e la scritta: "Fate
riaprire quest'acqua Marcia, antica, pia, freschissima orgoglio dei
trasteverini. Ci state togliendo tutti i ricordi caratteristici dei nostri
padri. Ci state creando una desolazione. Se ci lavano le macchine
metteteci un divieto con grosse multe.
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