Poco
o nulla si conosce sull'autore di questa fontana, per la quale si
utilizzò, come in tanti altri casi, un antico sarcofago d'epoca romana.
E' addossata alle mura vaticane nei pressi di Porta Cavalleggeri, oggi
scomparsa, la quale prende il nome dal corpo delle guardie pontificie
che aveva la caserma nelle vicinanze. Il
bel sarcofago sollevato da terra e poggiato su due zoccoli in marmo, è
finemente lavorato con strigilatura a bassorilievo. Una testa di leone e
due bocchette ad essa simmetriche, versano l'acqua all'interno del
sarcofago. In
una epigrafe latina posta piuttosto in alto, fra lo stemma della città
a sinistra e quello papale a destra si legge:
PIUS
IIII PONT. MAX UTILITI PUBLICE ET CUSTODIE EQUITUM PONT ANO SAL MDLXV
Più
o meno significa che papa Pio
IV fece erigere la fontana per l'utilità pubblica ed il
conforto degli Equites (classe dei cavalieri nel 1565). Un'altra
epigrafe testimonia il restauro di cui fu oggetto la fontana nel 1713 per
volere di papa Clemente
XI Albani. Altri stemmi papali, di cui uno reso indecifrabile
dalla mano di qualche incivile, adornano la nuda superficie in laterizio
alla quale è addossata la fonte." |