Nel
rifacimento della piazza,
ad opera del Valadier nel 1823, vennero eseguite anche le due fontane
laterali, sistemate in grossi nicchioni con imponenti gruppi scultorei.
Una delle due, quella sul lato del Pincio
è detta della Dea Roma. Il gruppo scultoreo di G. Ceccarini, è
composto da un'imponente statua raffigurante la dea Roma, affiancata da
due barbuti che rappresentano due fiumi. Sotto la gamba della dea, da
notare la classica lupa che allatta due neonati. La fontana sul lato
opposto, detta del Nettuno, presenta un gruppo scultoreo in sintonia con
l'altro (scolpito sempre dal Ceccarini), dove troviamo appunto, un
enorme nettuno fra due tritoni. Entrambe le fontane hanno una vasca
semicircolare appoggiata alla grande parete. Al di sopra si alza
un'imponente conchiglia aperta, che riceve l'acqua proveniente da un
piccolo catino posto poco più in alto. All'epoca di Sisto
V (1585-1590), in questa piazza, fu installato il noto obelisco
proveniente dal circo
Massimo, dove era stato eretto da Augusto.
Questo obelisco opportunamente restaurato (era rotto in tre pezzi),
venne collocato da Domenico Fontana adiacente alla preesistente fontana,
che in seguito fu smontata e spostata più volte e che ora si trova in
piazza Nicosia. Solo recentemente (si fa per dire), quando Giuseppe
Valadier sistemò tutta la piazza, intorno all'obelisco
venne costruita una base quadrata di cinque scalini, ai cui lati, su
basamenti piramidali formati da sette gradini quadrilunghi, collocò
quattro vasche rotonde di travertino sormontate da altrettanti leoni di
marmo bianco e di stile egizio, dalle cui bocche sgorgano ampi ventagli
d'acqua. Da alcuni documenti dell'epoca di Sisto
V sembra che già esistesse un progetto del Fontana per
ridisegnare la piazza, un po' come la vediamo oggi,leoni e fontane dei
nicchioni laterali comprese. E' quindi probabile che il Valadier si sia
ispirato in qualche modo a quel progetto. Infine, ai due lati della
bella porta
Flaminia, troviamo altre due fontane minori. Una addossata a
un lato della chiesa di S.
Maria del Popolo e l'altra sul lato opposto. Rialzate su due
gradini e sollevate su bassi sostegni in travertino, sono quasi gemelle,
costituite da sarcofagi simmetrici strigilati di gusto tardo antico,
entro le quali versano sottili fili d'acqua due bocchette collocate al
centro del muro sovrastante. La fontana su lato della chiesa ha un
sarcofago al centro del quale è l'immagine di una coppia di defunti
racchiusa entro un clipeo. L'altra, verso la caserma dei carabinieri,
presenta un sarcofago con al centro l'immagine clipeata del defunto e ai
due lati due geni. |