Il
palazzo divenuto di proprietà del cardinale Bernardino Spada, fu
costruito dal cardinale Gerolamo Capodiferro che lo commissionò allo
sculture Giulio Mazzoni. Non è certo se quest'ultimo avesse progettato
anche la fontana composta da antichi reperti. Non è neppure certo se il
Mazzoni volesse realizzare una fontana o un qualunque altro elemento
decorativo da inserire nel prospetto.
La
fontana si compone di un sarcofago romano strigilato, sostenuto da due
elementi in marmo. Una protome leonina getta acqua nella vasca
sottostante. Sul sarcofago altre due teste leonine simmetriche
gettano un fiotto d'acqua nella vasca a livello stradale. Un arco
ricavato nella muratura senza alcuna listatura o cornice, delimita la
fontana. Limitano l'area in cui sorge la fontana due colonnine in
granito che sostengono una leggera transenna in ferro.
Il
Delli ricorda che la fontana nel 1700 smise di funzionare. La testa
leonina venne rimossa e la vasca sarcofago fu lasciata in stato di
abbandono. In seguito furono fedelmente ripristinati gli elementi
originali che la componevano.
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