Se
si percorre via di Monte Brianzo, lasciandosi alle spalle largo di
Fontanella Borghese, c'è la possibilità di vedere una piccola fonte,
addossata ai muraglioni del lungotevere dalla quale l'acqua esce con
getto generoso ed abbondante. Ho detto la possibilità, spesso negata,
perchè qui sostano selvaggiamente gli enormi pulman dei turisti,
proprio come una volta sostavano i noleggiatori di portantine, vetture a
cavalli, guide e corrieri.
La
fontana è molto semplice: una cornice con modanature disegna una
superficie marmorea ad arco in cui si succedono, uno sotto l'altro, lo
stemma capitolino, la testa di un orso da cui fuoriesce il getto d'acqua
e un catino, in cui l'acqua stessa si raccoglie, il quale a sua volta è
sorretto da un piedistallo. Una epigrafe ricorda l'acqua che alimenta la
fonte, cioè quella Vergine. La sistemazione e l'aspetto attuali
risalgono ad una datazione recente, anche perchè è piuttosto incerto
il significato di una fontana che rappresenta un orso proprio qui. Si
potrebbe collegare alla famiglia degli Orsini, che aveva diverse
proprietà nella zona, tanto che le era stata dedicata sia una strada
sia un vicolo (quello dell'Orso). Una seconda ipotesi si collegherebbe
alla dirimpettaia osteria omonima, celebre per aver ospitato illustri
personaggi come Dante, Montaigne, Rabelais, Goethe.
Sulla
presenza di Dante si sono in effetti sollevati molti dubbi, in quanto
pare che la costruzione dell'albergo risalga al XV secolo, vale a dire
quando il "sommo poeta" era già morto da 150 anni. Un'ultima
ipotesi deriverebbe da un bassorilievo marmoreo (ora in copia), murato
in via del Soldato e rubato nel 1976. Raffigurava un orso, o comunque un
animale talmente brutto da non poter essere facilmente riconoscibile e
da qualcuno scambiato per un orso.
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