Lasciandosi
alle spalle i fornici dell'arco
di Costantino, si percorre l'antica via Triumphalis, la
strada dei cortei trionfali che fiancheggiava da una parte le pendici
del Palatino e dall'altra quelle del colle Querquetulanus (per via delle
querce che componevano la vegetazione dell'altura), detto poi Caelius -
Celio (dal nome di capo etrusco che qui aveva posto l'accampamento) e
che divenne successivamente uno dei quartieri più eleganti della
città. La strada subì delle variazioni col tempo, soprattutto nella
prospettiva architettonica finale, ora dominata dalla mole del palazzo
marmoreo della F.A.O. Sfugge alla vista la conca del circo
Massimo, mentre furono realizzati alti muraglioni verso il
colle del Celio. Dinanzi all'ingresso laterale del Palatino, in una
rientranza del muraglione, fu eseguita una fontana che interrompe la
fitta cortina in laterizio per lasciare posto ad un bugnato molto
regolare. Nel centro della composizione c'è una parte marmorea listata
orizzontalmente e conclusa superiormente da una cornice da cui fuoriesce
l'acqua a cascata, raccogliendosi poi in una vasca di marmo serpentino.
Lateralmente, due lastre murate di travertino sono decorate con
bassorilievi e portano l'iscrizione comunale.
A
terra due colonnine delimitano lo spazio pertinente alla fontana. Unica
citazione: un vascone tronco conico con due medaglioni scolpiti per
decorazione posto alla sommità della composizione fra gli alberi del
parco soprastante, ci rammenta la lontana e assai più gloriosa origine
del luogo. |