Pochi conoscono questa fontana, benché si trovi in una zona così
importante e centrale. Indubbiamente si vede poco, tra il continuo via
vai soffocante delle macchine e degli autobus che si accalcano in tutta
la zona circostante. Ormai, più che per bellezza, la fontana serve come
"giro di boa" a frettolosi automobilisti che le passano
attorno, desiderosi solo di trovare uno spiraglio per continuare a
intrufolarsi nell'oceano rumoroso di ferraglia che copre la sua debole
voce.
Su disegno del Della Porta, venne scolpita da Andrea Brasca, Pietro
Gucci e Pace Naldini nel 1589. Nel suo progetto il Della Porta non aveva
inserito la piscina circolare, ma un basamento di due gradini che
ripetevano, come di consueto, la linea della vasca. La fontana subì
numerosi rimaneggiamenti sotto vari papi, soprattutto Alessandro VII e
nel '700 Clemente XI che sostituì, fra l'altro, la serie di gradini che
la sopraelevavano da una piscina rotonda che ne riprendeva il disegno
del catino soprastante e la circolò con una transenna in ferro
sostenuta da cippi marmorei e lasciando memoria di sé nel motivo dei
monti sovrapposti che domina superiormente l'intera composizione.
La collocazione nel tessuto medievale subì senz'altro una radicale
modifica nella demolizione avvenuta per lo sventramento agli inizi del
XX secolo per la costruzione del Vittoriano,
e poi negli anni '30 per l'apertura della strada che porta alla Bocca
della verità. Ora anche la misura della fontana si perde in
questo vuoto urbano innaturale. |