Fontana dell'Adriatico | ||
Piazza Venezia
Zona: Piazza Venezia
Autore: E. Quadrelli (1911)
Committente: SPQR
Marcia
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L'enorme cascata di marmo bianco del monumento a Vittorio Emanuele II raggiunge piazza Venezia con la vasta scala nella parte centrale mentre lateralmente, addossate a due candide murature, furono poste due grandi fontane. Sono opera degli scultori di Emilio Quadrelli, che creò la fontana dedicata all'Adriatico posta sulla sinistra del monumento, e Pietro Canonica, che elaborò la composizione di destra dedicata al Tirreno. Il Mastrigli afferma che la loro funzione fu puramente decorativa, completamentare e rispondente ad un concetto complessivo che ispirò l'opera del Sacconi, il quale come progettista dell'Altare della Patria, si avvalse quindi dei due scultori per completare degnamente il monumento. Le fontane rispondono senz'altro al gusto e all'idea conduttrice che ispirò il progetto: super dimensionate come tutto il resto, ben lontane sia dal razionalismo dei movimenti europei sia dal gusto floreale e decò francese. Sono forse l'ultimo omaggio al monumentalismo, all'immagine statuaria di ispirazione michelangiolesca. Le due fontane sono perfettamente simmetriche rispetto alla struttura basamentale cui furono addossate, si diversificano solo dal soggetto: i due mari che delimitano e bagnano quasi tutte le coste della penisola. Il Quadrelli plasmò la figura di un Adriatico pensoso, raccolto nella grande mole che giace distesa, il braccio sinistro appoggiato su un masso e colto mentre accarezza un fiero e ruggente leone veneziano. La mano destra sorregge il capo appoggiandosi sulla fronte e lo sguardo sfugge lontano all'orizzonte. Unica frivolezza una conchiglia che è stata posta sul capo e raccoglie parzialmente la folta e riccioluta capigliatura. Una struttura articolata in più piani sorregge la grande statua e si ricollega alla vasca sottostante a catino a cerchio ribassato in cui confluisce l'acqua proveniente da una fessura della muratura, gettandosi con un ampio ventaglio. Quest'ultima si distribuisce con un fitto velo lungo il cordolo della semicirconferenza, riversandosi nella piscina sottostante che inquadra completamente la composizione ed è delimitata da un bordo circolare poggiante direttamente a terra. |