Sorge
sulla piazza
omonima, cuore del rione Monti, ovvero dell’antica Suburra, ed
è legata a un evento miracoloso, quando,
nel 1580, dì fronte a un antico affresco con La Vergine e i santi, una
donna cieca pregando riottenne la vista; in seguito a ciò fu decisa la
costruzione sul sito di un tempio che custodisse la miracolosa immagine,
iniziato già in quello stesso
anno su progetto di Giacomo Della Porta e pressoché completato nel 1589.
La
chiesa è
un tipico esempio di architettura controriformata, il cui modello è
nella facciata la chiesa del Gesù (di travertini, in due ordini), mentre la cupola riproduce in
piccolo quella di S. Pietro (a otto spicchi, con tamburo
finestrato). L’interno è a navata unica, con tre cappelle per parte,
grande transetto e abside non sporgente. Nella volta e sugli arconi
delle cappelle eleganti stucchi del 1588. Notare, nel transetto
sinistro, l’altare dedicato a S Giuseppe Benedetto Labre, devoto
alla Madonna dei Monti, morto nel 1783 in una vicina casa di via dei
Serpenti.
Accanto
alla chiesa, a sinistra, l’imponente fabbricato del Collegio dei
Neofiti, dedicato ai convertiti alla religione cattolica, costruito ad opera di Giovanni de’ Vecchi nel 1635.
Più sulla sinistra, la piccola chiesa di S. Salvatore ai Monti.
di antica origine (menzionata per
la prima volta nel 1192), ricostruita interamente nel 1762. Come detto, la chiesa sorge a fianco della piazza della Madonna dei
Monti, cuore del rione, che conserva ancora un certo suggestivo
carattere «paesano», circondata da dignitosi esempi di architettura
sette-ottocentesca e con al centro una fontana disegnata da Giacomo
Della Porta e costruita nel 1588-1589; sulla piazza affaccia anche la
chiesa dei SS. Sergio e
Bacco, ora chiesa nazionale lituana.
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