Regina Pacis

 

                    

Nel 1916 l'ingegner Paolo Orlando si mise in contatto con l'allora Vescovo di Ostia, Cardinal Vannutelli, proponendogli di far costruire un tempio votivo alla Regina della Pace, affinchè non si protraessero più a lungo i giorni della prima guerra mondiale in atto. Il progetto per la realizzazione dell'opera fu affidato all'architetto Giulio Magni. Il Governatorato di Roma donò ai Padri Agostiniani, che già officiavano la Chiesa di S.Aurea, 2500 mq di terreno sulla duna più alta del litorale, ove il Magni avrebbe edificato la futura "Basilica S.Maria Regina Pacis". La prima pietra angolare dell'edificio fu posta il 21 giugno del 1919 dal Cardinal Vannutelli, con un suggestivo rito religioso. La consacrazione e l'inaugurazione al pubblico ebbero luogo 9 anni dopo, il 20 dicembre del 1928.
La chiesa ha una lunghezza di 56 metri ed una larghezza di 21. Vanta una cupola ottagona dal diametro di 12 metri, la cui altezza tocca i 42. La navata centrale, coperta da una volta a tutto sesto suddivisa in sezioni, è scolpita dalle lunette delle grandi finestrature laterali. Sono presenti anche cappelle laterali il cui ritmo è scandito da una successione di colonne, in finto travertino martellato con plinto ottagonale e capitello corinzio, dell'altezza di 8 metri sotto il cornicione. L'esterno, dalle linee insieme classiche e moderne, è in travertino romano con speciali mattoni rossi. La facciata è maestosa, anche se ha un portone d'ingresso centrale un pò angusto, sormontato dallo stemma di Papa Pio XI. Sulla navata centrale e sulla facciata vi sono grandi finestre che riprendono, nello stile, quelle delle terme di Diocleziano.