Museo Nazionale degli Strumenti Musicali
P.za S. Croce in Gerusalemme, 9/a
Tel. 06.7014796
M Manzoni - San Giovanni
BUS 14 30/ 105 516 649
Questo museo, aperto nel 1974 nalla ex caserma Principe di Piemonte, con ingresso dal giardino adiacente alla basilica di Santa Croce di Gerusalemme, conserva una preziosa raccolta di esemplari di tutte le epoche e dei diversi continenti. Il nucleo principale è costituito dalla vastissima collezione appartenuta al celebre tenore Evangelista Gorga, acquistata dallo Stato nel 1949 ma riunita solo dopo lunghe peregrinazioni fra vari depositi di musei e palazzi storici. In seguito si sono aggiunti numerosi pezzi anche di straordinario pregio, come l'arpa realizzata per la famiglia Barberini fra il secondo ed il terzo decennio dei seicento, i cornamuti torti creati nel 1524 dal bavarese Joerg Weier, e soprattutto il pianoforte del 1722, uno dei tre esemplari tuttora esistenti tra quelli costruiti da Bartolomeo Cristofari, universalmente riconosciuto come il suo inventore.
Allestito in diciotto sale al primo piano, oltre ad alcune vetrine nell'atrio che contengono originali creazioni futuristiche degli inizi del novecento, presenta circa 840 strumenti secondo un criterio misto, in parte cronologico ed in parte tipologico. Vi sono esposti interessanti strumenti di musica popolare e colta, militari e devozionali, piccoli organi da processione ma anche oggetti da noi poco conosciuti che testimoniano la ricca tradizione musicale extraeuropea. Reperti archeologici greci e romani come fischietti in terracotta, campanelli o sonagli si alternano a capolavori di scultura, pittura e decorazione quali preziose arpe, organi e clavicembali, in un itinerario che ripercorre l'evoluzione sociale e culturale delle differenti epoche storiche. Tra le curiosità spiccano una mandola/mandolino double face, forse usata nell'ottocento da suonatori ambulanti, un cembalo pieghevole da viaggio del settecento, due esemplari ottocenteschi di arpa eolia, antico strumento "stregato" e per questo messo al bando nel Medioevo, le cui corde, percosse dal vento, emettevano suoni particolari. Da segnalare, per il suo valore, il più antico clavicembalo tedesco conosciuto, costruito nel 1537 da Hans Muller.
Un annoso problema, con il quale il museo è costretto a fare i conti fin dalla sua nascita, riguarda la mancanza di fondi per l'allestimento del secondo piano, destinato ad ospitare la ricca raccolta dedicata all'ottocento. Attualmente è aperta solo una sala dedicata ai flauti. Eppure vi sono ben 1500 pezzi che attendono di essere messi in mostra, una quantità di esemplari notevolmente maggiore rispetto all'intera raccolta attualmente esposta.