Museo di Merceologia

 

Universitŕ degli Studi "La Sapienza"

Via Castro Laurenziano, 9

Dal Lunedě al Giovedě: 9.00-12.00. Chiuso in agosto e festivitŕ. Ingresso libero

Tel. 0649766528

 

Policlinico   BUS  71  93  163  448  492

 

Fondato il 1° novembre del 1906 dal Prof. Vittorio Villavecchia, il Museo ha seguito le vicende ed i cambiamenti di sede dell'Istituto di Merceologia e della Facoltá di Economia e Commercio. Purtroppo durante il trasferimento molti reperti sono andati smarriti.
L'uso del Museo fu dapprima limitato al soddisfacimento delle esigenze interne dell'Istituto, ovvero come sussidio alla didattica. E' solo dal 1980 che l'Istituto si é proposto di riorganizzare e rivalutare le raccolte come bene culturale, a disposizione delle collettivitá, consentendo l'accesso agli studenti ed ai visitatori singolarmente interessati.

Negli ultimi anni si é assistito ad un progressivo mutamento dei fattori di successo dei materiali plastici. Si é infatti passati dalla ricerca dell'indistruttibilitá e della durabilitá a quella di un insieme di caratteristiche chimico - fisico - biologiche riassumibile nel termine "ecocompatibilitá".
In questa direzione si sono proseguite due linee principali di sviluppo dei materiali plastici di nuova generazione:
1) la produzione di materie plastiche dotate di una vita media limitata (plastiche biodegradabili e fotodegradabili)
2) la progettazione di una nuova strategia di riciclaggio di rifiuti plastici non biodegradabili né fotodegradabili.
L'esposizione mette in rilievo oltre, alla documentazione storica della documentazione della plastica del "passato" (colore rosso) del."presente" (colore blu), anche, del "presente futuro" (colore verde), le differenti possibilitá offerte dal riciclaggio di materie plastiche di diversa natura: del polietilene (PE) al polietilentereftalato (PET).
Le forme di recupero suggerite permettono di dare vita a manufatti che si contraddistinguono sia per il "ruolo attivo" nel processo di riduzione dell'impatto ambientale causato dai rifiuti plastici, sia per l'elevato livello qualitativo e dalla pressoché totale compatibilitá con i cicli tradizionali impiegati.