Museo di Antropologia

All'interno dell'Università degli studi della Sapienza

 

Piazzale Aldo Moro, 5


Tel. 0649912273

Tel. 0649912222 per visite

M Castro Pretorio

 BUS  71  492

 

 

L'insegnamento dell'antropologia nell'Università di Roma fu istituito presso la Facoltà di Scienze nel novembre del 1884. La Cattedra fu affidata a Giuseppe Sergi e così, a fianco del nascente Istituto di Antropologia, cominciò a formarsi un primo nucleo del museo.
Dopo una prima sede provvisoria, nel 1887 istituto e museo trovarono collocazione al Collegio Romano, a due passi da piazza Venezia. Si accedeva per una piccola porta al primo piano: appena varcata la soglia, appariva un lungo corridoio che per mezzo secolo costituì "la galleria" del museo. Lungo le pareti si estendevano gli scaffali con collezioni antropologiche e naturalistiche di varia antichità e provenienza.

Come è attestato da una varietà di documenti della vita scientifica e accademica di allora, il museo venne subito considerato un indispensabile punto di riferimento per lo studio dell'uomo nelle sue differenti varietà e nel corso della sua storia. Specialmente in questa prima fase - e poi, più gradualmente, nei decenni successivi - il museo fu arricchito con collezioni e reperti che ancora oggi costituiscono un patrimonio prezioso. In particolare, tra il 1929 e il 1935 il museo si arricchì dei suoi "pezzi" di maggior valore: i neandertaliani di Saccopastore.

Nel 1938, sotto la direzione di Sergio Sergi, l'Istituto di Antropologia e il suo museo vennero trasferiti nella Città Universitaria appena costruita, nella sede che ancora oggi occupano.

Il Museo ospita una collezione di reperti osteologici raccolti sin dalla fine del XVIII secolo e provenienti da collezioni private, campagne di studio, giardini zoologici e laboratori di ricerca.

Principalmente si tratta di una collezione craniologica, ma non mancano individui rappresentati anche dallo scheletro post-craniale, parziale o completo. Le modalità di raccolta degli esemplari e il molto tempo trascorso dal loro campionamento non ne permettono una completa disponibilità per scopi scientifici, mancando spesso delle referenze sistematiche o zoogeografiche, ma l'eterogeneità della collezione e il buono stato di conservazione la rendono principalmente adatto per scopi didattici e divulgativi.

Il Museo di Antropologia dispone attualmente di un ampio locale al secondo piano della sede di Antropologia del Dipartimento di Biologia Animale e dell'Uomo. Nell’ultimo decennio vi ha trovato posto anche un’area espositiva permanente, indispensabile per la divulgazione dei principali argomenti riguardanti la storia naturale dell'uomo.