Eretta
da papa Marco
(326-336), fu ristrutturata da Gregorio
IV (827-844) e di quell'epoca sono i magnifici mosaici
dell'abside. Fu rinnovata completamente con Paolo
II (1464-1471), che destinò la chiesa alla comunità
veneziana di Roma. E' di allora il soffitto blu e dorato a cassettoni,
l'unico quattrocentesco di Roma insieme a quello della basilica di S.
Maria Maggiore. Per il resto l'aspetto interno risale al
rifacimento barocco, opera di Filippo Barigioni.
Nel
portico sono frammenti archeologici e la lapide funeraria di Vannozza
Cattanei, l'amante di Alessando
VI, morta nel 1518,la cui tomba originaria era nella chiesa
di S. Maria del Popolo. Nel presbiterio un'urna di granito raccoglie i
resti di S. Marco papa. Su una vera da pozzo, un tempo nel portico, ora
all'interno della chiesa, è incisa un'iscrizione medievale relativa
alla distribuzione popolare gratuita dell'acqua del pozzo da parte di un
tal prete Giovanni, con tanto di maledizioni nei confronti di chi avesse
richiesto soldi per farla bere: "de donis dei et sancti marci
johannes presbyter / fieri rogabit omnes sitientes venite bevite ad
aquas / et si quis de ista aqua pretio tuleri anathema sit".
Notevole la tomba di Leonardo Pesaro, morto nel 1796, di Antonio Canova.
Nell'abside i magnifici mosaici di Gregorio IV raffiguranti, tra
l'altro, Cristo tra i santi Marco papa, Agapito e Agnese,
Felicissimo, Marco evangelista e Gregorio IV che mostra il modello della
chiesa. Nella cappella Capranica dipinti di Pier Francesco mola.
Davanti alla basilica ad angolo con il palazzetto di Venezia è il busto
di Madama Lucrezia, una delle statue parlanti di Roma.
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