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Sepolcri del IV e V miglio
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Lungo il IV e V miglio della via Appia Antica, circa 500 metri dopo l’incrocio con via di Cecilia Metella e dopo i resti di Forte Appio, inizia la sfilata di sepolcri che senza soluzione di continuità si succedono per lungo tratto, conferendo ancor oggi a strada un enorme fascino. Nonostante i recenti scempi, i furti, la costruzione di edifici e ville abusive, si può ancora godere dell’antica maestosità di questi luoghi. Di tutti i resti di sepolcri ne ricordiamo soltanto un paio, tra i meglio conservati. Il primo è costruito a forma di tempietto, risale al II secolo ed è conosciuto come tomba di S. Urbano. Della tomba sono ancora ben visibili gli elementi decorativi del lato posteriore, tutti in laterizi: il timpano, le mensole, i capitelli, le cornici delle piccole finestre. Considerando vera la notizia sulla sepoltura, si tratterebbe di uno dei più antichi esempi di sepoltura cristiana in superficie. L’altro sepolcro è situato immediatamente prima dell’incrocio con via di Tor Carbone: del tipo "a torre" è sormontato da un timpano, decorato da quattro figure in bassorilievo che simulano l’atteggiamento tipico di chi si trova affacciato ad una finestra e guarda il passeggio sottostante. |