Eretta nel secolo
XII dalla famiglia Carboni sui resti di murature riferibili a epoca
traianea, la Torre del Grillo, in muratura, appartenne dapprima ai
Colonna, quindi ai Conti, che in tal modo ampliarono il perimetro del
loro castello, rendendolo inespugnabile.
Nel sec. XVII, i Grillo acquistarono la torre da Baldassarre dei Conti e
la collegarono al loro palazzo gentilizio (ora Nicolis di Robilant). La
torre è coronata da un alto fregio in stucco del secolo XVII, che
presenta la scritta Ex Marchione de Grillis.
I Grillo erano oriundi di Gubbio e si stabilirono
a Roma nel sec. XVII. Il più famoso Grillo rimane Onofrio, spirito
bizzarro e buontempone, a cui si attribuirono gesta burlesche più o
meno leggendarie, in realtà pertinenti a vari personaggi. Le vicende di
questo aristocratico birbone le conoscono forse un po' tutti, ma va
almeno ricordato quello che era il suo svago preferito (e anche il più
oltraggioso): esso consisteva nel tirare sassi dall'alto della nostra
torre in testa agli ebrei che vi passavano sotto. Gli ebrei andarono una
volta a reclamare dal papa, che fece chiamare il Marchese. Alle
rimostranze del papa il Marchese rispose: "Ma so' giudij e io
quanno li vedo passa', nun posso fa a meno de tiraje quarche cosa".
Il papa non volle sentire ragioni e il marchese promise di ubbidire. Però
volle una grazia: la libertà di poter tirare agli ebrei almeno un
frutto. Tutti sanno come andò a finire: quando gli ebrei passavano
sotto la torre, lui gli tirava sì un frutto, …ma di pino!
|