Al n. 19 di via di S. Angelo in
Pescheria si erge la piccola torre detta Fornicata o Soricata o Grassi,
dal nome della famiglia (esponente della nobiltà mercantile
tardomedioevale) che la acquistarono dagli Orsini nel 1369. Nel sec. XV
la torre passò a un grossista di pesce, di nome Renzo Perticappa; e
infine, nel 1481, essa fu acquistata dall'Ospedale della Consolazione.
La torre si addossa al propileo dell'antico Portico d'Ottavia,
sfruttandone parte del fianco, ed ha un lato orientato esattamente come
la vicina chiesa di S. Angelo in Pescheria,
certamente a causa della presenza di un asse stradale.
La porta maggiore, che si apre nella facciata su via del Portico
d'Ottavia, è incorniciata da frammenti di architravi romani sovrastati
da una piattabanda in mattoni interi eseguita utilizzando mattoni interi
(al posto di un semplice spicchio incuneato nella malta), secondo una
caratteristica costruttiva del XII-XIII secolo. Su questa facciata si
dovevano aprire tre finestre, delle quali rimangono alcuni elementi
della cornice.
In un secondo momento, forse nel sec. XV, sul lato posteriore (quello su
via di S. Angelo in Pescheria) fu aggiunto l'arco rampante (volta a
collo d'oca) di fattura modesta che doveva sorreggere una scala di
accesso in muratura che portava al piano principale. Anche su questo
lato si dovevano aprire tre finestre, ma queste, a differenza di quelle
sulla facciata di Via del Portico d'Ottavia, presentano con un
architrave costituita da elementi architettonici di riutilizzo,
sormontate da una piattabanda a mattoni.
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