Di
fronte alla Sicilia, sulle coste dell'Africa, sorgeva una grande ed antica città:
Cartagine, fondata dai navigatori fenici.
Questa città era diventata così ricca e così potente da spadroneggiare su
tutto il Mare Mediterraneo e, addirittura, comandare in Sicilia. Questo,
naturalmente, Roma non poteva permetterlo.
Cartagine era fortissima e Roma combattè contro di essa tre dure guerre, le
quali furono dette puniche, poiché i Romani chiamavano i Cartaginesi: Puni.
Ma non era così facile vincere Cartagine bisognava distruggere la sua potente
flotta e i Romani, di navi, ne avevano assai poche.
Come al solito Roma non si spaventò. In poche settimane fece preparare dal
console Caio Duilio una grande flotta composta da 120 navi. Inoltre,
poichè i Romani erano abituati alla guerra solo su terraferma, Caio Duilio fece
collocare su ogni nave un ponte mobile, detto corvo.
Giunto il momento della battaglia, quando le navi furono vicinissime tra loro, i
ponti furono gettati sulle navi nemiche e queste vennero tenute così salde che
i soldati di Roma poterono combattere come se fossero sulla terraferma. Fu così
che la grande flotta cartaginese venne completamente distrutta, nelle acque di Milazzo,
sulle coste della Sicilia.
In seguito i Romani sbarcarono presso Cartagine, comandati dal console Attilio
Règolo,
il quale sconfisse i Cartaginesi nelle prime battaglie, ma fu poi sconfitto e
fatto prigioniero.
La guerra continuò e finì con la vittoria dei Romani, che divennero i padroni
non solo della bella Sicilia, ma anche della Sardegna e della Corsica. |