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Rione XVII  Sallustiano

 

 

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Mappa del Rione

 

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Dove Dormire

 

Il rione XVII, Sallustiano, si articola nella parte più a nord del colle Quirinale, il collis per eccellenza, che raggiungeva l’altezza massima di 57 metri nel punto più alto di via Quattro Fontane, là dove questa interseca la via del Quirinale. Questa strada, che nel tratto che interessa il rione costituisce l’asse viario più importante, ricalca l’antica Alta Sèmita che era il naturale proseguimento del vicus Portae Collinae, che raggiungeva l’omonima porta che si apriva nella cinta muraria “serviana”.
Il colle era abitato già dall’età del ferro e sono infatti di questo periodo alcune tombe scavate sia nelle vicinanze della futura porta Collina sia in altre località e i primi abitanti sarebbero stati i Sabini con il loro re Tito Tazio.
Fu ad opera di papa Pio IV Medici la sistemazione della grande dorsale dell’Alta Sèmita, che da lui prende il nome di Pia (via del Quirinale e via XX Settembre) e quindi, ad opera di papa Sisto V Peretti, la costruzione della grande fontana del Mosè. Alla fine dell’Ottocento la valle di origine alluvionale su cui si affacciava il complesso degli Orti Sallustiani fu colmata (ora è a 14 metri sotto il livello stradale), allorquando si iniziò la costruzione della zona Sallustiana – Ludovisi, interessata da un’urbanizzazione intensiva, come avvenne, del resto, in altre zone di Roma dopo il 1870.
Il Quirinale era strettamente connesso con l’altro colle, il Viminale, dal quale se ne distaccava soltanto per una profonda valle che oggi, interrata, corrisponde in parte al tracciato della via Nazionale, e al Viminale era anche unito amministrativamente in età repubblicana in quanto entrambi parte della regione Collina e in età imperiale della regio VI, Alta Semita. Il nome del colle era fatto derivare, dagli antichi, da quello della città sabina Cures, ma sembra più probabile che esso derivi invece da Quirites e Quirinus. In età repubblicana il colle Quirinale fu sempre abitato sia con abitazioni a carattere intensivo sia con ville, la più famosa delle quali, la villa Sallustio, ha dato poi il nome all’attuale rione.
Dalle iscrizioni funerarie, soprattutto quelle rinvenute durante la costruzione del vicino Ministero delle finanze, si conoscono i nomi degli abitanti, supposti, della zona. Fra questi emerge naturalmente quello del celebre storico L. Sallustio Crispo, che nel settore più settentrionale del Quirinale si era fatto costruire un grandioso complesso di giardini poi passato al demanio imperiale, elementi del quale si rinvennero in numerose parti della zona a testimoniare l’importanza e le dimensioni del complesso. Altre testimonianze di strutture antiche sono costituite dai resti della porticus miliariensis: una struttura a due piani porticata con giardino e forse pertinente ad un ippodromo privato che l’imperatore Aureliano si era fatto costruire nell’area degli Horti Sallustiani. Questi sono stati rinvenuti nel primo tratto della via XX Settembre, mentre resti di una probabile cisterna, con due ambienti paralleli e comunicanti per la presenza di pilastri e con volte a crociera, si rinvenne nel 1879 nei pressi del Ministero delle finanze ed attribuita anch’essa ai giardini sallustiani.
Solo una piccola parte delle mura aureliane, comprese fra le due porte, Salaria e Nomentana, interessa il rione XVII. Ma nel settore delle mura in corrispondenza con il giardino della villa Bonaparte fu aperta la breccia che segnò l’annessione di Roma al resto dell’Italia, il 20 settembre 1870.