L'obelisco che si stagliava in piazza di Porta Capena a Roma proveniva da
Axum, città santa dell'antico impero etiopico. In pietra
basaltica scura, a sezione rettangolare, è alto 24 metri pesa circa
150 tonnellate. Fu realizzato tra il primo e il quarto secolo dopo
Cristo, probabilmente da artisti egizi al soldo del regno di Axum.
La stele, rotta in tre tronconi, giaceva al suolo, come buona parte
della cinquantina dl obelischi della città santa. In queste condizioni,
almeno, la trovarono i soldati italiani che occuparono Axum alla fine
del 1935. Non è chiaro chi ebbe l'idea dl trasportare l'obelisco a
Roma. Fatto sta che, sezionato in sei parti e trascinato da centinaia di
soldati italiani ed eritrei durante un'odissea durata due mesi fino al
porto di Massaua, quindi tradotto per nave fino a Napoli e con un'
convoglio speciale fino a Roma, fu collocato il 20 ottobre '37 nella
posizione attuale. Per assicurarne la tenuta, fu rinforzato internamente con cunei metallici.
La superficie del monumento dovette essere restaurata in più punti. Negli scontri seguiti all'8 settembre '43, l'obelisco, colpito da
raffiche dì armi automatiche, subì altri danni. Oggi, lì suo
principale nemico è l'inquinamento atmosferico.
L'obelisco è stato vergognosamente
restituito all'Etiopia nel 2004 con le scuse dell'Italia per
l'occupazione passata e in quanto prelevato come bottino di guerra. Tuttavia la questione non ci risulta cosi' semplice, infatti come ha
confermato il Duca Amedeo d'Aosta, il caso risulto' chiuso gia' agli
inizi del '69 quando la Farnesina lo invio' alla corte del re Haile'
Selassie', il quale di fronte agli enormi costi relativi al trasporto,
disse di considerarlo come un suo dono personale agli italiani. Da altre fonti alternative risulta che la Farnesina addirittura pago'
l'equivalente stimato per il trasporto all'Etiopia, la quale al momento
di riprendere il monumento, non avendo piu' la somma concessagli, decise
di lasciarlo all'Italia come dono della 'rinnovata amicizia. D'altra parte venne gia' restituita all'Etiopia, qualche anno fa,
un'altra opera : Il Leone di Giuda, anch'esso portato in Italia assieme
all'obelisco ed esposto per anni presso la stazione Termini. Ci sentiamo
in dovere di chiederci, in questa ottica di restituzioni, quanti e quali
tesori dovrebbero essere restituiti all'Italia trafugati nel corso delle
occupazioni storiche subite.
Con molta probabilita' la quasi totalita' dei musei di mezza Europa si
vedrebbero privare delle proprie opere migliori.
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