NERVA

Figlio di un famoso giurista ebbe un'educazione colta e raffinata, la sua brillante carriera politica e le sue caratteristiche che lo rendevano ben accetto al senato, ne fecero l'ideale successore di Domiziano. Eletto dal senato subito dopo la morte di Domiziano, Nerva era consapevole che il suo potere derivava da una congiura di palazzo, quindi cercò subito di consolidare il favore delle classi superiori con una limitazione del delitto di lesa maestà a vantaggio del senato.
Cercò di attuare una politica economica e fiscale di riequilibro, limitò la spesa pubblica, si adoperò per un alleggerimento del carico fiscale e creò delle riserve di denaro destinate a finanziare i ceti più disagiati. Per reperire il denaro si concessero dei prestiti ipotecari per i terreni agricoli al tasso del dodici per cento, tasso che annualmente sarebbe stato versato nelle casse dei fondi istituiti.
Per guadagnare il favore dell'esercito rimasto sostanzialmente fedele alla memoria di Domiziano, Nerva nel settembre 97 adottò Traiano, il generale più famoso e conosciuto del momento che infatti divenne imperatore quando Nerva morì a Roma il 27 gennaio 98.