Fontana del Chiostro
Largo Angelicum, 1
Il
chiostro, iniziato intorno alla fine del XVI secolo e tradizionalmente
attribuito al Vignola, fu completato durante i primi anni del Seicento. Lo
spazio quadrangolare è circondato da portici, formati da ampie arcate (10
nei lati lunghi e 7 nei lati corti) sorrette da pilastri con paraste
tuscaniche che si elevano da alti plinti.
Un fregio molto semplice, con triglifi e metope lisce, separa il primo
ordine da quello superiore, sul quale si aprono finestre moderne. Al
centro del cortile interno, tenuto a giardino, si trova una bella fontana
a due invasi: in quello superiore vi sono, in bassorilievo, coppie di
angeli che sostengono un emblema mentre tre protomi leonine emettono un
getto d'acqua. La fontana è alimentata con l'Acqua Felice, l'acquedotto
terminato nel 1585 da papa Sisto
V, il quale già durante il suo pontificato concesse al
monastero due once d'acqua per rifornire la fontana del chiostro ancora in
costruzione.
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