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Via S. Eligio 8/a |
066868260 |
M -------- |
BUS 13 116 280 |
La chiesa di s. Eligio è uno dei maggiori gioielli
del pieno Rinascimento che vi siano in Roma, eppure risulta
sorprendente quanto poco sia conosciuta e quanto poco, soprattutto, si
faccia per renderla accessibile alla conoscenza dei più. E’ di
grande importanza per essere una delle pochissime architetture
superstiti di Raffaello, che ne iniziò la costruzione nel 1516,
per volontà della corporazione degli Orefici, su di una strada trasversale
a via Giulia, la grande arteria da poco tracciata da Giulio II
che ambiva a costituire il nuovo centro della città rinascimentale.
Non ancora completata alla morte di Raffaello, nel 1520, i lavori furono
proseguiti da Baldassarre Peruzzi che la condusse a termine dopo il 1526. La facciata della
chiesa, crollata nel 1601, fu ricostruita a opera di Flaminio Ponzio,
che si mantenne fedele al progetto originario di Raffaello. L’interno
è a croce greca, con una splendida cupola emisferica su tamburo
attribuibile al Peruzzi e, nonostante le ridotte dimensioni, è un
gioiello di armonia e monumentalità. Nell’abside affreschi di
Matteo da Lecce e Taddeo Zuccari; nei pennacchi delle cappelle laterali,
Sibille, del Romanelli; dello
stesso è anche l’Adorazione dei
Magi sull’altare destro (1639), mentre sul sinistro Adorazione
dei pastori, di Giovanni de Vecchi (1574). |