|
Pochissimi notano di certo questa piccola ed aggraziata chiesina settecentesca che si trova appartata su di un lato di piazza Colonna, messa in ombra dalla presenza soverchiante della colonna Antonina e di Palazzo Chigi, oltrechè dall'animazione della piazza stessa. Un tempo qui sorgeva l'ospedale dei Pazzarelli, che dava ospitalità ai forestieri sbandati,a l quale fu unita la chiesa che sorgeva a partire dal 1562 sul luogo dell'attuale, dedicata a S. Maria della Pietà. L'ospedale via via andò specializzandosi nella cura dei malati di mente e, nel 1725, quando il complesso fu acquistato dalla "nazione" bergamasca, che allora aveva come propria chiesa S. Macuto, fu trasferito a via della Lungara, accanto al S. Spirito, da dove emigrerà nuovamente per stabilirsi infine, come manicomio provinciale, a via Trionfale, dove fino al 1978, ha funzionato, e funziona tuttora come centro d'igiene mentale, con l'antico nome di S. Maria della Pietà, singolare testimonianza della persistenza di un nome al di là degli spostamenti e nuove funzioni. Si è detto che nel 1725 la chiesa passa ai Bergamaschi, i quali tra il 1728 ed il 1735 intraprendono la costruzione della chiesa e dell'edificio tra la piazza e via di Pietra, che doveva ospitare il Pio Sodalizio dei Bergamaschi, l'Ospizio degli stessi ed il Collegio Cesaroli, su architettura di Gabriele Valvassori, mentre la chiesa è opera di Carlo De Dominicis. La facciata riprende in parte l'aspetto di quella chiesa cinquecentesca,mentre l'interno, a navata unica, è un garbato insieme di decorazione settecentesca. Accanto alla chiesa, a sinistra, il palazzo Del Bufalo, famiglia romana di antica nobiltà. L'architettura di metà Seicento, opera di Francesco Peparelli, è stata completata suo Corso nel 1871/72. |