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La
sezione delle chiese sette-ottocentesche si apre con una chiesa certo
anomala, pure nel panorama eclettico dell'architettura romana, per due
motivi, lo stile neogotico e la confessione anglicana cui appartiene. La
chiesa evangelica inglese d'Ognissanti, questo il suo nome completo, è
uno degli esempi più interessanti dei luoghi di culto non cattolici che
dilagano in Roma dopo l'unione della città al Regno d'Italia nel 1870,
conseguenza del clima di libertà religiosa, mentre in precedenza nella
Roma papale i pur numerosi residenti stranieri di altra confessione
potevano professare la loro fede solo in ambienti semiprivati, al di
fuori delle mura della città. Gli edifici di culto delle varie chiese
protestanti costruiti alla fine dell'ottocento ed ai primo del novecento
appaiono spesso sproporzionati per dimensioni e numero rispetto alle
effettive consistenze delle comunità straniere in Roma, ma il motivo
risiede nell'esigenza di affermazione della propria presenza nella città
del papato. |