Si trova nel rione Trastevere. L'area dove sorge fu parte della casa degli Anicii, che la tradizione vuole che sia la famiglia del santo di
Norcia, oppure parte della casa di Euproprio, padre del santo che non discendeva però dagli Anicii.
Ambedue le credenze danno la prova dell'antichità di questa chiesa, costruita alla morte di san Benedetto nel 543. Conserva ancora uno strettissimo ambulacro, costituito dalle sole mura, che fu la cella ove viveva il
santo e vi si accede dalla chiesa attraverso un bel portale cosmatesco. Nel XII secolo vi fu aggiunto il campanile, che è il più piccolo di Roma con la più antica campana, datata 1069, appena quindici anni prima del sacco di Roberto il
Guiscardo, alle orde del quale, affamate di campane
perchè se le presero tutte, riuscì miracolosamente a scampare. Nel 1678 fu rifatta la facciata e furono costruiti ai lati il collegio di Sant'Anselmo e l'ospedale fondato da don Lami, che funzionò finchè il Raguzzini costruì quello più ampio di San Gallicano.
La facciata definitiva si ebbe nel 1844 con Pietro Camporese il Giovane. Non esiste più il convento, che ospitava i Benedettini di passaggio a Roma, e ugualmente scomparso è il piccolo cimitero che era annesso al
retro della chiesa. La chiesa vanta ben due primati: all'interno una Cappella della Vergine con quattro colonne antiche e decorata nel 1844 con pavimento cosmatesco del XII secolo.
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