Ara Pacis Augustes
Lungotevere in Augusta
Tel. 06.82059127
Nel 13 a.C. il Senato Romano decise di commemorare con un altare dedicato alla Pace le vittorie riportate da Augusto in Spagna e in Gallia, e nel 9 a.C., con solenni sacrifici compiuti dalle Vestali, fu inaugurata l'Ara Pacis Augustae. I pregevoli frammenti di questo famoso monumento di eccezionale valore storico, artistico e archeologico, vennero per la prima volta alla luce nel 1568 in corrispondenza del Palazzo Fiano, mentre circa tre secoli dopo riapparve l'interessantissimo rilievo raffigurante Enea con la scrofa e trenta maialini.
L'ara, che oggi si trova tra il fianco del Mausoleo di Augusto e il Lungotevere, è costituita da un recinto rettangolare, che misura 10,62 x 11,65 m, elevato su un podio: nei lati lunghi si aprivano due porte, attraverso le quali, salendo una scala, si accedeva all'ara vera e propria. Una raffinatissima decorazione a rilievo è scolpita su tutta la superficie del monumento. All'esterno, nel registro inferiore sono raffigurati girali d'acanto, mentre in quello superiore, nei lati lunghi di fianco alle porte, da un lato Enea che sacrifica ai Penati e il Lupercale, dall'altro la dea Roma e la Saturnia Tellus; sui lati brevi è raffigurata la processione per il voto dell'ara, la cui scena più importante è quella sul fianco destro, ove sono ritratti i componenti della famiglia imperiale, tra i quali Augusto, Giulio, Tiberio e Agrippa.
La superficie interna del monumento presenta, nel registro inferiore, profonde scanalature verticali che probabilmente simulano uno steccato; in quella superiore, corone sorrette da bucrani.
Anche l'altare era decorato: personaggi femminili comparivano nello zoccolo e nel fregio superiore, che si snodava all'interno e all'esterno della mensa, raffigurante la scena del sacrificio annuale.
Nel 1938, in occasione delle celebrazioni per il Bimillenario di Augusto e nell'ambito della risistemazione di piazza Augusto Imperatore, l'Ara Pacis fu ricostruita da G. Moretti (che ricompose i frammenti originali integrando con copie i mancanti) e fu sistemata nel recinto appositamente costruito per la sua protezione (10,5 x 11,50 m), fornito di due porte e realizzato in cristallo e cemento.