Macrino e Diadumeniano
Di
modesta famiglia Macrino fece carriera fino a divenire prefetto del pretorio.
Ideatore della congiura contro Caracalla
seppe però nascondere la sua partecipazione, così nella confusione che seguì
alla morte di quest'ultimo venne acclamato dai soldati ad Edessa (Urfa, Turchia)
l'11 aprile 217 e per la prima volta un appartenente al rango equestre divenne
imperatore.
Fu comunque riconosciuto dal senato che concesse al figlio Diadumeniano il
titolo di cesare. Conclusa una poco onorevole pace con i Parti, cercò di
attuare una politica di risanamento economico ma nel frattempo la siriana Giulia
Mesa organizzò una congiura a favore del nipote Eliogabalo
che fu proclamato dai soldati nel 217. Macrino fu allora catturato e ucciso nei
pressi di Antiochia dai soldati nel giugno 218.
Diadumeniano figlio di Macrino, fu eletto dal padre Cesare dopo la sua proclamazione a imperatore, inviato come ambasciatore presso i Parti, alla sconfitta del padre fu catturato e ucciso presso Zeugma (villaggio di Belkis, provincia di Gaziantep in Turchia).